Psicopatia, narcisismo e machiavellismo costituiscono la cosiddetta «triade oscura della personalità». Il primo è legato all’aggressività e alla brutalità; il secondo, all’autocompiacimento e arroganza; il terzo, alla insidiosità e smania di potere.
Sì, sono “psicosociopatici“. Sono giunta alla conclusione che gran parte di quelli che stanno dirigendo i nostri destini verso l’abisso (dalla politica alle banche, dalle grandi imprese alle organizzazioni internazionali) sono sociopatici. Psicopatici su larga scala.

Hanno tutti i sintomi del disturbo antisociale della personalità: assenza di empatia e rimorso, egocentrismo e megalomania, mancanza di responsabilità, alti livelli di impulsività, necessità di sperimentare sensazioni di controllo e potere, disumanizzazione della vittima e assenza di preoccupazione per le conseguenze delle loro azioni.
È spaventoso: le caratteristiche del sociopatico sono un ritratto-robot dei membri del governo della nazione. Sono robot: macchine per “ripartire il dolore“, come disse un robot-ministro che antepose i suoi deliri ideologici e megalomani alla vita umana; la sua voglia di potere alla giustizia sociale fu un chiaro esempio di condotta sociopatica. Sono robot.
L’immagine generalizzata dello psicopatico manipolatore è dovuta dal fatto che i tratti della «triade cognitiva» spesso si presentano assieme: nella maggioranza dei casi, uno psicopatico è anche machiavellico o narcisista. Inoltre, la mancanza di empatia emotiva e l’empatia cognitiva elevata sembrano interconnesse. In questo modo, tali personalità “oscure” possono usare la conoscenza dei sentimenti degli altri senza che queste informazioni offuschino la loro visione a proprio beneficio. In altre parole, non sperimentano sentimenti di colpa o vergogna a causa delle loro azioni. Infatti, la volontà di manipolare gli altri a proprio vantaggio e la freddezza emotiva costituiscono uno dei punti chiave della «Rete del Male».
Anche i finanziari avidi, gli imprenditori sfruttatori, la troika inclemente. Non sentono quello che fanno perché sono privi di quel senso emozionale o empatico. Non soffrono affatto e per questo fanno soffrire milioni di persone.
Non gli interessa quel che succede alle masse perché si preoccupano solo dei propri benefici. Non si atteggiano in modo tale da essere responsabili delle loro azioni perché non si preoccupano delle conseguenze. Non gli dispiace fare del male perché non sanno cos’è il dolore altrui. Sono mostri.
Lo dimostrano ogni giorno e in ogni momento non perdono occasione per dimostrarlo di nuovo.
Per esempio, l’FMI riconosce in un rapporto di aver sbagliato a salvare la Grecia. Cioè, dicono di aver sbagliato anche qui. Riconoscono di aver sottovalutato il danno circa le misure di austerità relative all’economia greca e ai greci. Quindi, stanno anche sottovalutando il danno che stanno facendo in questo momento.
È un tratto del sociopsicopate(o psicosociopatico): sottovalutare il danno che causa. Ecco perché tutti questi giullari del Grande Teatro politico non si sentono responsabili di niente.
Riconoscono l’austericidio e sanno perfettamente dei danni che arrecano alla società con l’attuale proibizionismo totalitario e di controllo in veste medicalizzata, ma rimangono del tutto insensibili. Non sentono affatto la responsabilità dei loro errori. Sbagliano con la matematica, sbagliano nell’esercizio dello strapotere. Questo è quello che siamo per loro: matematica sociale. Questa è la “vita“ per loro: matematica. Numeri, dollari, euro; imposizione, divieto, restrizionismo.
Non rappresentiamo le famiglie che hanno spinto in strada, non siamo persone che si sono tolte la vita, non siamo sfrattati, disoccupati, poveri, disperati, indignati. Siamo solo sacrificabile “plebaglia“: siamo i “Trascurabili“ di Machen. Per loro esistono solo “loro“.
L’intero concetto è applicabile ai nostri governi. I membri dell’esecutivo non sentono le reali conseguenze delle loro decisioni. Non pensano che esistano persone che si tolgono la vita perché non impediscono gli sfratti; non pensano che le persone muoiano a causa delle loro “decisioni“; non pensano alle persone che devono lasciare il paese, ai giovani che stanno perdendo gli anni migliori della loro vita, ai dipendenti che marciscono nelle loro case, ai disoccupati che cadono in depressione, ai milioni di persone disperate… tutto questo grande ammasso deriva dalle loro “decisioni“. Ma a loro non importa.
Lo dimostrano ogni giorno, in ogni occasione. Sono convinti di “star facendo molto bene“. Non sentono il danno che fanno perché non lo vedono. Perciò mandano gli antisommossa, per colpire senza vedere. Dovrebbero sentire sulla propria pelle il dolore che causano. Il problema è che non sentono dolore né emozione.
Come diceva un personaggio del fumetto di Jean-Michel Charlier, il “Blueberry di Moebius“:
«Gli animali sono bestie ma gli uomini (potenti) sono… mostri»
Questi mostri spietati si nascondono nelle banche, nelle grandi aziende, negli imperi finanziari, nelle branche ecclesiastiche e nei partiti politici.
Diffidate dai “paladini di salvezza“ o ne verrete presto divorati.
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